Monza, primi anni’60.
Tre giovani studenti universitari monzesi decidono di trasformare la comune passione per la Pallacanestro in un concreto progetto sportivo. Roberto Costantini, studente di Chimica, Pierluigi Moltrasio, studente di Medicina e Giorgio Farina, studente di Ingegneria, sono pienamente affascinati da questa disciplina e la praticano, peraltro con buoni risultati, insieme ad un gruppo di amici ugualmente entusiasti, in un’epoca in cui il basket inizia con forza a fare breccia nel cuore degli sportivi italiani, La sola pratica, però, non è sufficiente a soddisfare il desiderio di dar vita ad una vera e propria squadra che potesse confrontarsi sul campo con avversari come l’Aurora Desio, la Candy Brugherio o l’Onestà Milano, società che scriveranno negli anni la storia del basket lombardo e nazionale.
Nel 1963, Costantini, Moltrasio e Farina fanno quindi un passo avanti e fondano il C.U.S. Monza, con la denominazione di Circolo Universitario Sportivo (non potevano infatti chiamare la società Centro Universitario Sportivo perché Monza non era sede universitaria). Dopo un anno di esperienza in Prima Divisione - a quei tempi non esisteva la Seconda Divisione – il CUS Monza, nella stagione 1964-65, disputa un grande campionato e sconfigge l’Aurora Desio guadagnandosi il passaggio in Promozione (paragonabile alla Serie C dei nostri tempi).
La squadra, pur composta interamente da studenti universitari, dimostra grandi qualità ed è in grado di lottare alla pari con le formazioni protagoniste assolute di quel periodo: oltre alle brianzole Candy Brugherio, Forti e Liberi e San Rocco Monza, partecipavano al torneo le formazioni di Busto Arsizio, Vigevano, Pavia, Bergamo e naturalmente Milano, con la mitica Onestà. In quei tempi le partite si giocavano spesso su campi all’aperto, anche in inverno, e solo poche realtà come quella di Brugherio potevano contare su una struttura coperta per allenarsi e giocare.
Gli stessi giocatori del CUS Monza sono a volte costretti ad approfittare della disponibilità dell’allora Sindaco Bertazzini e dei dirigenti della Forti e Liberi per poter svolgere l’unico allenamento settimanale presso la palestra di Viale Cesare Battisti. Altre volte era la Candy Brugherio ad ospitarli sotto il tendone a loro disposizione.
Il CUS Monza, comunque, suscita grande simpatia negli ambienti cittadini, non solo per i risultati sportivi ma anche per le numerose iniziative extra-cestistiche. Alcuni ancora ricordano la tombola benefica che ogni anno si svolgeva presso l’Hotel de le Ville e che coinvolgeva negozianti e aziende del territorio monzese. In poco tempo il Circolo Universitario Sportivo arriva a contare oltre 200 iscritti, tra giocatori, tifosi e sostenitori, che spesso affollano i bordi del campo dove si esibiscono Costantini e compagni.
Nel 1970 , complice la conclusione del periodo universitario, la squadra perde gran parte dei suoi elementi ed è costretta al ritorno in Prima Divisione dopo una stagione deludente.
I ragazzi del CUS Monza resteranno in Prima fino al 1976, ma l’anno successivo, tornati a disputare il torneo di Promozione, danno vita ad un’annata memorabile che li porterà al quarto posto finale dopo grandi partite contro l’Onestà Milano, allora ricca di giovani talenti come il pivot Luigi Messa, come Vittorio Gallinari, Della Rosa o Fabbricatore. La società, che all’epoca disputava i propri match al N.E.I, resterà in Promozione fino ai primi anni ’80 quando, non potendo più utilizzare la sigla C.U.S., prende definitivamente il nome di Associazione Sportiva MONZA. Nonostante il ritorno in Prima Divisione, Roberto Costantini continua a coltivare la sua passione e mantiene la carica di Presidente contribuendo inoltre al finanziamento dell’attività sportiva.
Negli anni ’90, per far fronte alle richieste di iscrizione al campionato regionale da parte di un sempre maggior numero di squadre, la Federazione riorganizza ed amplia le categorie istituendo per la Lombardia anche la Seconda Divisione. È da qui che, con un gruppo di giocatori rinnovato e ringiovanito, riparte l’AS Monza. Siamo nella stagione ‘96-’97, la compagine allora sponsorizzata Zepter, dimostra subito di poter essere protagonista e, dopo un primo campionato interlocutorio, nella successiva stagione’97-’98 non conosce sconfitte ritornando meritatamente in Prima Divisione, dove resta fino al 2005.
Nel frattempo R. Costantini lascia la società nelle mani di Alessandro Invernizzi che, nella triplice veste di Presidente, allenatore e giocatore prosegue con medesimo entusiasmo il progetto originale dei tre studenti monzesi. Dopo qualche stagione di alti e bassi, nel 2008 la squadra ritrova lo spirito battagliero di sempre, si rinforza (uno su tutti il play Stefano Sansoni) e, con il nuovo sponsor Allianz Bank sulle maglie, sfiora la promozione.
Il 2011 è il coronamento del percorso: 15 vittorie su 16 gare valide per la classifica e un passaggio in Prima Divisione atteso da troppo tempo.
Dal 2014 la società si amplia, cosituendo un gruppo UISP e prendendo sotto la sua ala un nutrito gruppo di giovani guidati da Rodolfo Palermo che raggiunge per tre anni di fila le fasi finali dei playoff FIP per salire in promozione senza mai riuscire però nell'impresa.
Nell'annata 2017/2018 l'AS Monza continua la sua fase di sviluppo aggregando un ulteriore gruppo di giovani classe '99 e 2000 che disputano il campionato U20 UISP; nel frattempo la prima squadra, dopo l'ottimo lavoro svolto da coach Palermo, viene lasciata alla guida dell'esperto Alessandro Vargiu che sfiora ancora una volta il passaggio in Promozione arrivando in gara 3 di finale persa poi contro Binzago.
Nella stagione 2018/2019 un'altra rivoluzione: cambio di panchina in una rinnovata prima squadra guidata da Francesco Passaretta e campionato under 20, queata volta FIP, sotto la guida di coach Alberto Cantarelli.
Ed è questa l’ultima pagina di una storia iniziata 55 anni fa e proseguita negli anni da persone che hanno saputo interpretare e fare propri, nella loro accezione più elevata, i valori e lo spirito che stanno all'origine di qualsiasi pratica sportiva dilettantistica.